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domenica 4 novembre 2012

Gonfiare il curriculum

Un paio di mesi fa, uscii un concorso di lavoro. La posizione vacante corrispondeva perfettamente al mio titolo di studio e alle mie esperienze lavorative pregresse. Di tutti i requisiti mi mancava solo la perfetta padronanza della lingua tedesca. Sono sincera, ero più che tentata di dare " una passata di rossetto " alle mie conoscenze linguistiche ma una mia amica, responsabile delle risorse umane presso un'importante multinazionale della mia città, mi fece desistere dal farlo in quanto, a parer suo, in un ipotetico colloquio conoscitivo le mie lacune sarebbero venute a galla. Mi raccontò di persone che si spacciavano per hacker quando in realtà non sapevano manco accendere un computer, o di gente che diceva di saper parlare in cinese ma in realtà non aveva la più pallida idea di dove fosse la Cina. Mi disse che i selezionatori non sono dei cretini e che prima di assumerti testano le tue capacità. Le credetti e inviai il mio cv così com'era. Naturalmente non fui chiamata nemmeno per un colloquio conoscitivo.


Dopo un paio di mesi da quell'esperienza, scovo un annuncio di lavoro molto allettante che corrisponde perfettamente alle mie aspirazioni professionali. Ho tutti i requisiti, tutti eccetto un piccolo, insignificante particolare ... il mio tedesco fa schifo. Sempre il solito problema : il tedesco! 
Il mio primo amore era tedesco, berlinese DOC, e nemmeno lui è riuscito a farmi appassionare alla lingua. Ho fatto il liceo linguistico ma nisba ...  sarò una tardona ma sta di fatto che ci ho rinunciato, non c'è nulla da fare affinché io apprenda questa lingua.
Questa volta però non intendo scoraggiarmi . Ho deciso di non dar retta all'amica " distruttrice d'entusiasmi " e di affidarmi al mio intuito, tutto femminile. Vogliono il tedesco? E tedesco sia! Sul curriculum, alla voce " conoscenze linguistiche " metto : italiano ( madrelingua), francese ( ottime conoscenze della lingua scritta e parlata ), inglese ( buone/ottime conoscenze della lingua parlata, buone conoscenze della lingua scritta) e, dopo qualche secondo d'incertezza, TEDESCO : BUONE CONOSCENZE DELLA LINGUA SCRITTA E PARLATA e così sia, Amen! 
Dopo sei giorni vengo chiamata per un colloquio. Passata l'euforia iniziale inizio a sentirmi a disagio, la mia vocina interiore non sta zitta, continua a ripetermi che me la sono cercata, che sicuramente mi testeranno, eddai è palese. D'altronde però avevo solo due possibilità : richiamare e dire che non ero più interessata alla posizione o giocarmi il tutto per tutto. Ho scelto la seconda alternativa.

Il 25 ottobre 2012, con cinque minuti d'anticipo mi presento nella la tana del lupo ( la metafora dovrebbe descrivere il mio stato d'animo). La segretaria mi fa accomodare in una sala d'aspetto. 
Sono a disagio, so che mi beccheranno, me lo sento. Mi do della cretina e per un nanosecondo penso seriamente di darmela a gambe quando ecco che arriva la selezionatrice. Annuncia il mio cognome con un accento vagamente familiare, che sia tedesca? 
Entro nell'ufficio dove si svolgerà il colloquio, c'è la biondona con l'accento tedesco e due uomini incravattati. La selezionatrice si presenta e, oh merda, ha il cognome tedesco. Mi sento mancare la terra sotto i piedi, vaglio l'ipotesi di fuggire ma poi torno in me, sarebbe persino peggio di ammettere candidamente di non sapere  una cippa di quella maledetta lingua. Mi accomodo, sono tesissima e con la richiesta : " Können wir auf deutsch sprechen ( e non sono sicurissima che si dica così ) mi sento m.o.r.i.r.e ! Che cosa dovevo rispondere? Ok, probabilmente avrei dovuto dire di no, ma in quel momento non ci ho pensato e mi sono sentita rispondere : " Ja, ja , natürlich ", con tanto di sorriso a 32 denti appena sbiancati dal laser. CAZZO, CAZZO CAZZO!
La bionda è partita in quinta, ogni tanto capisco una parola qua e là e cerco disperatamente di mettere insieme una frase nel mentre,con aria intelligente, annuisco e mormoro " mmh, mmh ", tanto per lasciar intendere che la capisco. Ad un certo punto smette di parlare, mi ha fatto una domanda. Merda, mi ha chiesto qualcosa e naturalmente non ho capito un cribbio di tutto ciò che ha detto! 
Tiro fuori tutto il fascino di cui dispongo, quello che da bambina me la faceva passare liscia e che da adulta uso nei casi d'emergenza (tipo quando ho sfondato l'auto nuovissima di mio marito ) e rispondo con qualcosa del genere  : " Mi sa che devo riprendere il tedesco ", sorrisino idiota. 
I selezionatori si guardano, poi mi scrutano e infine posano gli occhi sul mio cv, messo il bella vista sul tavolo di mogano : " Ma qui c'è scritto che ...." Eccheppalle, so che cosa c'è scritto, l'ho stilato io!
Mi giustifico dicendo che ero convinta di conoscerlo meglio ma evidentemente negli anni l'ho dimenticato. Il mio professore di latino direbbe : " arrampicatio vetratio " .
I due uomini non sanno l'italiano perciò finiamo, o meglio iniziamo, il colloquio in francese.

Mi è andata bene perché nonostante la mia disonestà, si sono dimostrati gentili e comprensivi. Ho fatto perdere loro del tempo prezioso, potevano sbattermi fuori a calci in culo, invece mi hanno spiegato perché il candidato ideale dovrebbe avere una buona padronanza delle tre lingue nazionali : come segretaria di direzione presso il Tribunale Penale, si è a contatto con persone provenienti da tutta la Confederazione e la conoscenza delle lingue è indispensabile.

Naturalmente l' esito è stato : SFANCULATA ma questo è abbastanza ovvio ;-)

Morale : non voglio fare la distruttrice d'entusiasmi ma la mia amica aveva ragione. I selezionatori ti testano, sappiate che se barerete molto probabilmente verrete beccati e poi, convivere con la paura di essere scoperti ... be' non è il massimo. 

lunedì 10 settembre 2012

Moda premaman low cost








Si può essere belle, eleganti e impeccabili (possibilmente senza dover spendere un capitale) anche con il pancione ? Assolutamente sì ! Ecco come fare e cosa evitare :

  • Se non volete che vi venga rifilato uno splendido maglioncino con la raffigurazione di un maiale sulla pancia, alla modica cifra di 71 euro ( giuro che hanno avuto il coraggio di propormelo!) o altre simili delizie, evitate di acquistare abbigliamento prémaman nei negozi di articoli per l'infanzia. Costano un occhio della testa e hanno la stessa vestibilità della fodera di un divanetto a fiori.                                                                                                                                                                     
  • Immaginatevi con la pancia e passate in rassegna il vostro guardaroba valutando il tipo di abbigliamento che a breve vi tornerà utile : gonnelline con la coulisse, maxipull, abitini stile impero, ampie tunichette, top elastici, leggings, poncho che fungerà da mantello ... se siete carenti, potete fare acquisti  non prémaman al mercato,o in catene low cost come " ciao ciao " o " h&m". L'importante è non spendere un capitale per dell'abbigliamento che durerà al massimo 5 o 6 mesi.   


I negozi fisici che vantano il miglior rapporto qualità-prezzo sono :

  • H&M : ha un' ampia scelta di cosine sfiziose a poco prezzo, inoltre offre un' ottima collezione di jeanseria. Lo consiglio!  
     
  •   ZARA : c'è un piccolo spazio destinato alle donne in dolce attesa, propone un abbigliamento alla moda senza dover ricorrere a un mutuo. L'unico neo è che lo spazio destinato a questa  categoria  è davvero limitato ...


  • BENETTON : è un po' più caro dei classici negozi low cost ma propone un abbigliamento prémaman delizioso. Da farci un giro in periodo di saldi!

  • KIABI : mi piace molto meno dei negozi sopraccitati ma la sua linea prémaman è decisamente low cost. 


  •  OVIESSE : idem come " Kiabi " !      


E ora vediamo le proposte che ci offre il mercato online : 


  • www.asos.com : è divino, assolutamente divino! Offre una vastissima scelta di abiti prémaman senza lesinare sull'eleganza; infatti ha una notevole quantità di abiti da sera e da cerimonia. Le spese di spedizione sono bassissime, con possibilità di ritorno e rimborso. Provare per credere!

  • www.yesstyle.com : è un sito coreano, sicuro e a poco prezzo. Espone una moda simpatica e particolare, la qualità è buona. Offre il servizio soddisfatti o rimborsati.

  •  www.topshop.com : delizioso! Il sito merita una visita 

  • www.laredoute.it o www.bonprix.it : mi piacciono meno di asos o yesstyle, ma visto e considerato che non dovrete muovervi da casa vostra, una visita sul loro sito si può fare ... chissà che non ci scappi l'affare ...


                                 Qualche consiglio :

  • Siate lungimiranti e non fossilizzatevi solo sui negozi prémaman.
  • Non acquistate costosissimi cappotti ( o piumini), ripiegate piuttosto su un poncho( o un cardigan pesante) di lana .
  • Non risparmiate sul reggiseno. Ve ne serviranno almeno un paio di ottima fattura
  • Non rinunciate alla vostra femminilità; via libera a bijoux colorati, smalti, borse ... insomma, siate voi stesse!

sabato 8 settembre 2012

Un mese senza fumo


Inizio col dire che il primo vero traguardo, la prima tappa importante, è stata per me un disastro su tutti i fronti. Non è mia intenzione demoralizzare né tanto meno scoraggiare nessuno, ma caspita quanto è dura! 
Quest'avventura è tutta un saliscendi, ci sono giorni in cui si sta davvero bene e altri in cui si torna punto a capo .... e questa storia sta iniziando a rompermi le palle.
Nella mia ignoranza credevo che dopo un mese d' astinenza il peggio fosse passato. Tutte le presone di mia conoscenza mi hanno detto che al raggiungimento delle quattro settimane senza fumo ci si sente mooooooolto meglio, che alle sigarette non ci si pensa più e che il mondo si tinge di rosa confetto. Perché allora io continuavo a soffrire le pene dell'inferno? Perché per l'ennesima volta dovevo essere io quella con un " difetto di fabbrica " ?

Se da una parte volevo tener duro perché era già passato un mese ( diciamocelo, se avessi ricominciato dopo 30 giorni non avrei mai, ed è un MAI categorico, più provato a smettere di fumare) da quell'altra volevo sfanculare tutti gli sforzi fatti sino a quel giorno e fumare. Una sigaretta, un sigaro, una pipa ma sì, pure una canna, chissenefrega!  Volevo solo aspirare catrame e nicotina e, cosa piuttosto  importante, salvare il mio matrimonio. Mio marito, che con il tempo è diventato il mio sostenitore numero 1, mi ha pregata di riniziare a fumare ...... e ciò dice tutto !!!!!!
Non l' ho fatto ma ho passato due settimane da incubo ( DUE SETTIMANE !!! ) e vi assicuro che sono un'eternità. Mi sono rivalutata, forse non sono debole come credevo di essere. 

La cosa positiva è che passato questo periodo difficile, c'è stata una svolta.  Dopo un mese e mezzo di sacrifici ho iniziato a raccogliere ciò che ho seminato.


giovedì 23 agosto 2012

Tre settimane senza fumare



Tre settimane!!!!  Porca miseria, mi mette soggezione solo scriverlo. Tre settimane per una che si spipazzava felicemente ( e sottolineo il felicemente ) quasi un paio di pacchetti al dì, sono un' eternità.
Bene, inizio dalle buone o dalle cattive notizie ?  Tagliamo la testa al toro e iniziamo da quelle brutte.

Peso :  vi avevo anticipato che mi sentivo " tirare " i pantaloni ... e te credo, sono ingrassata di tre chili ! Ammetto però di mangiare come un maiale, non lo dovrei fare, lo so, ma non riesco a controllarmi. Non so fino a che punto lo smettere di fumare cambi il metabolismo, credo piuttosto che l'ingozzarsi come oche nel periodo natalizio non aiuti a mantenere un fisichino da modella.

Umore : Sono senza dubbio più rompicoglioni del solito. Già sono poco tollerante di mio, senza le mie fidate amiche, apriti cielo!

Oltre a quanto scritto, non riesco ancora a fare a meno delle gomme alla nicotina, ne ho diminuito il consumo ( 6 al giorno ) e sto sempre usando quelle da 4 mg.

Il resto invece sembra essere tutto in discesa.  Un paio di post fa, vi avevo anticipato il fatto di aver perso l' abitudine della gestualità : ecco, lo riconfermo. Fino a non molto tempo fa mi venivano gli attacchi d' astinenza e per calmarli, oltre alle Nicorette, dovevo uscire in terrazza; mi mancava la routine legata alla sigaretta. A distanza di tre settimane, questo brutto vizio pare essersi spezzato. Non fraintendetemi : le sigarette mi mancano ancora ( e molto ! ) ma riesco a percepire i primi veri miglioramenti. 
La mia dipendenza adesso sembra essere principalmente fisica, la prima sigaretta il mattino, quelle dopo i pasti e un paio d' altre ...  è la prigione mentale che pian piano si sta dissolvendo, e questo è il primo grande passo degno di nota. 

Alla prossima ...



martedì 14 agosto 2012

Due settimane senza fumare

Tra alti e bassi sono arrivata a spegnere 14 candeline. Sembra pochissimo e probabilmente lo è, ma passare da due pacchetti al giorno a 0 ( ! ) sigarette da un momento all' altro è un qualcosa di veramente grande, e per quella che è stata la mia esperienza è anche piuttosto dura, in certi momenti sembra essere addirittura infattibile. Poi tutto passa, rimane solo la felicità di aver superato un altro giorno.

Ecco la mia seconda settimana in pillole :


Le crisi d' astinenza :
Rispetto ai primi giorni sono meno frequenti e meno intense. Sì, sono decisamente più blande. Inizio a perdere la routine associata alla gestualità : i primi giorni quando ricorrevo ai palliativi, dovevo farlo in terrazza o comunque nei posti dove solitamente fumavo. Alla fine della seconda settimana riesco quasi ( ho detto quasi ! ) a guardarmi un film senza alzare il sedere dal divano ad ogni pubblicità. Effettivamente qualche miglioramento, soprattutto dal punto di vista psicologico c'è stato.

Gomme alla nicotina :

Nei giorni felici ne consumo esattamente sei, mentre in quelli sfigati qualcosina in più, comunque non supero mai le 10 al giorno. Rispetto alla prima settimana ne ho diminuito considerevolmente il consumo.

Benefici :

Non ho più la tosse, e questo è un dato di fatto. Mio marito dice che dormo meglio e che non russo più, a dire il vero non sapevo nemmeno di russare indi per cui questo beneficio potrebbe essere stato inventato di sana pianta dal mio consorte, almeno lo spero. Ricapitolando : tosse a parte, niente di eclatante.

Peso :

Non ho avuto il coraggio di pesarmi, lo farò alla fine della terza settimana. Ho però la vaga sensazione di essere ingrassata, i pantaloni sembrano tirare un po'... mannaggia ho ancora 5 kg in ricordo della gravidanza, non ho proprio voglia di accumularne altri.

Umore :

A differenza della prima settimana ho avuto un paio di crisi, sono più irascibile, più rompicoglioni se vogliamo dirla senza eufemismi.

Fame : 

Mangio più del solito e ahimè ho una voglia pazzesca di dolci; è difficile da controllare, è proprio una brama.

Sonno :

Come prima.

Quanto ho risparmiato ?

 Sto sempre usando le gomme alla nicotina e ne consumo ancora parecchie, parlare di risparmio è prematuro.

Situazioni che mi hanno creato astinenza :

- Il mattino, appena sveglia, ho una voglia di fumare a dir poco indecente
- Internet ( sì, ancora mi manda in palla )
- Alcool
- Amici /parenti fumatori
 

Come ci si sente dopo due settimana che non si fuma ?

Riassumerei il concetto con : " Non mi sembra vero ! " . Sono due settimane che non fumo, non sono morta e sembra che vada un pochino meglio.

venerdì 10 agosto 2012

Quattordici giorni senza fumare

Iniziamo dalle buone notizie : sono due settimane che non fumo !!!!!!!!!!!! Bene, questa è l' unica lieta novella.
Il mio quattordicesimo giorno d' astinenza è stato un DELIRIO, ho rischiato nell' ordine : di ricominciare a fumare, di farmi mandare affanculo da molti e, dulcis in fundo, il divorzio. Quello che si dice, una giornatina simpatica ...
Il mio quattordicesimo giorno, neanche a farlo apposta, è caduto il 22 luglio, il giorno del compleanno di mio marito.
La mattina, così come il primo pomeriggio, è passata tranquillamente, l' inferno si è scatenato in serata. 
Ho iniziato a trattar male mio marito gratuitamente e farlo il giorno del suo compleanno è decisamente da stronza ( non che gli altri giorni dell' anno sia tanto meglio, però farlo proprio il giorno del suo compleanno è peggio, non so se rendo l' idea ). Credo che il mio inconscio sperasse, come è già successo, che mio marito mi " incentivasse " a fumare, del tipo : " Fuma per carità che sei insopportabile ". Non lo ha fatto, si è limitato a dire che erano le sigarette a sputar veleno al posto mio. Aveva ragione e ciò mi ha fatta sentire una merda ingrata.
La seconda crisi di nervi l' ho piantata ai nostri amici. Quella sera dovevamo andare al ristorante a festeggiare il compleanno della mia dolce metà e una nostra amica era in ritardo. Bene, anzi male, ho dato i numeri senza avere una reale motivazione; mi sono giustificata col fatto che mio figlio doveva sottostare a degli orari ben precisi e che non potevamo di certo metterlo a letto quattro ore più tardi del solito. Balle, o perlomeno è una mezza verità. È vero che nostro figlio ha una " routine " ma è altrettanto vero che se una volta facciamo un po' più tardi del solito, non muore nessuno. Non era la prima volta che tiravamo tardi e non sarà di certo l' ultima. Dovevo avere un appiglio a cui aggrapparmi, una motivazione che giustificasse la mia acidità ( posso dire con certezza che era causata dall' astinenza ).
La serata si è conclusa bene, la voglia di fumare è però stata sempre presente e l' ho tenuta a bada con un' infinità di Nicorette.



martedì 7 agosto 2012

Tredici giorni senza fumo

Il mio tredicesimo giorno senza fumo è stato un duplice successo!
 In primis perché ho concluso un altro giorno senza le maledette, detta così può sembrare una cosa ovvia ma vi assicuro che non lo è. Ogni giorno che passa, la mia forza di volontà cresce, diventa più forte, la mia vocina interiore inizia a dirmi che ce la posso fare ... sì inizio a crederci veramente, ce la posso fare !
In secondo luogo sono felice perché ho battuto tutti i miei record : è da quando ho iniziato a fumare ( vale a dire tanti, tanti anni fa ) che non sto due settimane senza fumo, è a dir poco incredibile!
Alle sigarette ci penso ancora spesso, troppo spesso e sì, mi mancano. Non è più come i primi giorni ma lungi da me dire che ne " sono fuori ". Consumo una quantità notevole di surrogati alla nicotina in quanto senza di essi credo che ci ricascherei seduta stante eppure, e non so nemmeno io il perché, so che questa volta è quella buona. Non so  che cosa ci sia di tanto diverso, è una cosa su cui devo riflettere ma intanto mi assaporo questa piccola vittoria.

sabato 4 agosto 2012

Dodici giorni senza fumo

So che quanto sto per scrivere farà rivoltare nella tomba Giacomo Leopardi, ma se dovessi descrivere il mio dodicesimo giorno senza fumo lo farei in quattro parole : la quiete dopo la tempesta. Credo che renda l' idea. Ho resistito a una delle giornate più dure di quest' impresa e sono stata ripagata generosamente. 
Ci stiamo avvicinando alle due settimane senza sigarette, sto per battere tutti i miei record e, cosa più importante, so che ce la posso fare, me lo sento, davvero. Ho capito che tutto passa,  le stramaledette crisi non fanno eccezione!
E visto che sono stata brava, mi sono coccolata con un po' di shopping : scarpe da running e tenuta da jogging, ho unito l' utile al dilettevole. Eh sì, da domani si inizia a correre, ho la vaga ( e per nulla piacevole ) sensazione di aver messo su qualche chiletto.

lunedì 30 luglio 2012

Undici giorni senza fumo

Mio marito crede in me, mia madre crede in me, mio fratello crede in me ( solo uno, l' altro ancora non lo sa e per il momento non ho intenzione di dirglielo, è brutto farlo tramite Skype), la mia vicina di casa crede in me ( tra l' altro lei ha ripreso dopo tre giorni ), insomma ho un po' di gente schierata dalla mia parte; eppure c'è qualcosa in me, un sentimento difficile da definire, che mi mette paura.
So di essere sul filo del rasoio e sono conscia del fatto che potrei ricadere nell' abisso da un momento all' altro. Il fatto è che fisicamente sto un po' meglio: rispetto ai primi giorni c'è stato un notevole miglioramento, ma psicologicamente sono a pezzi. Questa fottutissima odissea mi sta portando alla depressione! 
Senza troppi giri di parole ammetto che stare senza sigarette mi pesa tremendamente, soprattutto la sera, quando mi rilasso su internet. Senza fumare non è la stessa cosa, senza sigarette posso anche buttare via il pc che è uguale. 
Sono i momenti come questi  che mi inducono a lasciarmi andare a cattivi pensieri, tipo : " Ma di qualcosa dovrò pur morire, tanto vale schiattare felice ! "

Per un po' niente annunci plateali su facebook e quant'altro. Se dovessi fallire per l' ennesima volta, rischierei di essere incoronata " Miss Sfigata 2012 " no, niente post per carità!

sabato 28 luglio 2012

Dieci giorni senza fumare

La maledizione del decimo giorno colpisce ancora ! 

Non so per quale ragione, ma quando smetto di fumare il decimo giorno mi porta una sfiga nera, giuro.
In uno dei miei più lunghi periodi d' astinenza, ho ricominciato a fumare proprio al decimo giorno e a dire il vero non ricordo nemmeno più il perché; presumo a causa di una scleratina. Anche questa volta ci sono andata vicina, molto vicina. Non è che sto soffrendo particolarmente, è che mi sono morsicata l' interno della guancia (cosa che mi manda fuori di testa ) e poi tutto vien da sé. La voglia incredibile di una sigaretta, le gomme alla nicotina e un morso degno di Hannibal Lecter nell'incavo della guancia ! Ecco, sono questi i momenti in cui ti dici : " Ma vaffanculo, non ce la farò mai, chi me l' ha fatto fare?! ". E poi tutto passa, la crisi d' astinenza si calma sino a scomparire e tu sei fiera di non essere uscita a comprarti uno stupido pacchetto di sigarette. Guardi il tutto da una prospettiva diversa, non sono più solo dieci giorni senza nicotina, ma sono già dieci giorni senza fumare. Ogni giorno che passa sono di un giorno più vicina alla liberazione. Sì, ce la posso fare.

mercoledì 25 luglio 2012

Nove giorni senza fumare

È da nove giorni che non mi accendo una sigaretta, è da nove giorni che sono " pulita" e credetemi, su di me è un gran traguardo.
Il mio metadone, la mia dose giornaliera di nicotina la assumo dai surrogati e per il momento mi va bene così.  Non ho particolari crisi d' astinenza, ho solo  delle " vogliette " che vengono precocemente sfamate  dalle " Nicorette ".  Sta andando tutto benissimo ...

domenica 22 luglio 2012

Otto giorni senza fumo

Ho superato la prima settimana e non solo sono ancora viva, ma mi sento meglio! La voglia di fumare c'è, non lo nego, ma sembra essere meno prepotente che all' inizio. Il fatto di essere stata un' intera settimana senza fumare mi infonde tanta voglia di farcela. Ogni giorno mi ripeto che ce la posso fare. Inizio a crederci veramente ...

sabato 21 luglio 2012

Una settimana senza fumo

Ebbene sì, domenica 15 luglio 2012, ho tagliato il mio primo traguardo : un' intera settimana senza fumare!
Ma ora, bando alle ciance. Vediamo, punto dopo punto, come si è svolta la mia prima settimana da non fumatrice.

Le crisi d' astinenza :

Non so voi, ma la maggior parte degli ex fumatori di mia conoscenza quando si tocca il tasto " astinenza ", con un sorrisone a trentadue denti afferma : " Ma quale astinenza ? Sta tutto qui ! " così, toccandosi la testa con aria soddisfatta, lasciano intendere che smettere di fumare è non solo facile, ma che per non andare " in manco" bisogna sintonizzare il cervello su non so quale frequenza. 
Sarà che sono un po' sfigata di mio, sarà che a me fumare piaceva proprio, sarà che quando si parla di funzioni cerebrali il mio cervello inizia ad andare in stand by, ma la prima settimana senza nicotina non è stata delle più facili. Con questo non intendo dire che smettere di fumare sia un qualcosa di insormontabile, però insomma, non è nemmeno una passeggiata.
In una settimana non ho notato grandi miglioramenti, dei giorni andava meglio, altri peggio. L' unico pensiero costante era : VOGLIO UNA SIGARETTA !

Gomme alla nicotina :

Inizialmente ne facevo fuori circa dodici-quindici al giorno, dopo una settimana il numero di cicche consumate si aggirava sulle otto - dieci al dì. Il pacchetto era il più forte, quello da 4mg. Effetti collaterali : mi sono martoriata le borse guanciali, avevano più morsi loro di una bistecca data a un pittbull.

Benefici :

Niente pelle di pesca, né sapori e odori amplificati. Riuscivo a sentire se qualcuno aveva appena fumato, ma dopo una settimana credo sia una cosa piuttosto ovvia. Un beneficio immediato però c'è stato : la tosse mattutina che per molti anni è stata una sgradita compagnia è cessata. Incredibile ma vero !

Peso :

Stabile.

Umore :

A parte la voglia irrefrenabile di fumare, nessun cambiamento. Nessuna crisi depressiva, nessuna crisi di nervi, nessuna litigata ... tutto come prima.

Fame : 

Un po' più del solito, niente di eccessivo.

Sonno :

Come prima.

Quanto ho risparmiato ?

Avendo usato i surrogati alla nicotina, nella mia prima settimana da non fumatrice non ho risparmiato nulla. Ma non è una questione di soldi, non adesso.

Situazioni che mi hanno creato astinenza :

- Al primo posto metterei le situazioni in cui ci si fuma le sigarette di " diamante " : la prima al mattino, dopo i pasti e magari quella prima di andare a dormire.
- Le sigarette dei tempi morti : durante le pubblicità, mentre si fanno le pulizie, mentre si aspetta qualsiasi cosa
- Internet
- Alcool
- Amici /parenti fumatori
Insomma, i primi giorni le situazioni tipo che creano astinenza sono parecchie.

Come ci si sente dopo una settimana che non si fuma ?

Mi sentivo forte e motivata, mi sentivo bene fisicamente, iniziavo a credere seriamente di potercela fare, nonostante tutto.







Il sesto giorno senza fumare

Pian piano ( a dire il vero a R-I-L-E-N-T-O ) mi sto avvicinando alla prima settimana senza fumare. Nei miei precedenti tentativi ricominciavo sempre prima dei sette giorni ( lo so, detta così sembra una battuta uscita dal film " The ring "), le uniche due volte in cui ho resistito più a lungo sono durate rispettivamente 10 e 13 giorni ... ce la sto facendo, non mi sembra vero ! E a dirla tutta, mò faccio la figa, a parte un paio di giorni, non è stata nemmeno durissima. Dura sì, ineseguibile no.

Il mio sesto giorno senza fumo non è stato particolarmente difficile, ho iniziato a diminuire il consumo delle gomme alla nicotina ( circa 8 al giorno ) e le crisi d' astinenza paiono essere più gestibili,  mi sembra ( attenzione, ho detto SEMBRA ) di fare meno fatica. 
C'è una cosa che ancora mi pesa molto : IL TEMPO! Senza fumare pare non passare mai, eccheppalle. La sigaretta durante la pubblicità, la sigaretta mentre cucino, la sigaretta prima di entrare in auto e quella subito scesa, la sigaretta al ristorante, la sigaretta mentre aspetto una qualsiasi cosa, insomma senza bionde come diamine si fa a far passare il tempo????

mercoledì 18 luglio 2012

Il quinto giorno senza sigarette

Il mio quinto giorno senza " paglie " mi sono scontrata con due situazioni ad alto tasso ricaduta : una telefonata di piacere e una navigata in rete.

Nel primo pomeriggio, durante il pisolino pomeridiano di mio figlio, ho telefonato al mio migliore amico : la chiamata è durata una quarantina di minuti. Se non avessi smesso di fumare mi sarei fatta almeno tre sigarette, probabilmente anche quattro. Sono le sigarette che ci si fuma in automatico, tutti i fumatori concorderanno con me sul fatto che al telefono è indispensabile fumare, è importante quasi quanto parlare.
Se dicessi che mi sono goduta la telefonata nonostante mi mancassero terribilmente le sigarette, mentirei. Cinque giorni sono troppo pochi per concedersi una lunga conversazione telefonica.

L' altro tasto dolente è stato internet. Era da un po' di giorni che mi collegavo a singhiozzo, una manciata di minuti il mattino e un' occhiata veloce alla sera, ma era da parecchio che non gli dedicavo un po' di tempo : così, venerdì sera, mi sono rilassata davanti al pc. Non l' avessi mai fatto! Effettivamente quando ancora ero una fumatrice accanita, convinta, felice e spensierata, il maggior numero di sigarette consumate equivaleva ai momenti passati davanti al computer; ogni 15 minuti uscivo in terrazza e mi premiavo con una sigaretta ( in inverno, per ovvie ragioni, allungavo i tempi ) e insensatamente erano quelle che nemmeno mi godevo, a volte non le finivo neanche, eppure non ne potevo fare a meno.

È stata dura dover stravolgere le mie abitudini, mi sembrava che i piccoli piaceri della vita, senza fumo non fossero poi così piacevoli.
Il mio quinto giorno senza sigarette non è stato tra i più facili, né fisicamente né psicologicamente. 

lunedì 16 luglio 2012

Il quarto giorno senza fumo

Ebbene sì, il quarto giorno senza fumo mi sono beccata i complimenti da mio marito. Ha esordito con : " Sono fiero di te, questa volta ce la farai ", per poi concludere con : " Ti amo, anche se dovessi riprendere a fumare ". Eccheppalle, aveva iniziato così bene! No, non voglio ricominciare. È riuscito a smettere mio marito, con me accanto che gli spipazzavo in faccia un pacchetto al giorno. Ha smesso mio papà, anche se alla prima occasione elemosina una sigaretta. Ha smesso un sacco di gente, ce la posso fare pure io !

Come ricompensa per quattro giorni di sacrifici mi sono comprata due dvd e ho acquistato un completino per mio figlio. Effettivamente ci sono modi più intelligenti per spendere i soldi.

È dura? Si lo è, ma a parte il secondo giorno non è atroce. Lo sussurro altrimenti porta sfiga ma forse, e dico forse, ce la posso fare.

Il terzo giorno senza fumo

A differenza del giorno precedente il terzo giorno senza fumo si è concluso senza troppe difficoltà.
Come ogni mattina mi sono svegliata con un' incredibile voglia di fumare che ho subito attenuato con l' assunzione di una gomma alla nicotina. Mi sono bevuta il caffè che, al contrario di quello che si dice, non mi ha mai causato disagi o ulteriori crisi, e mi sono messa ad ascoltare il mio corpo. Era mai possibile che stessi un pochino meglio? Era solo il frutto della mia immaginazione o non avevo più la tosse cronica che mi ha accompagnata per molte mattine di molti anni ?
Il pomeriggio l' ho passato a pulire casa, normalmente ( che cosa vuol dire poi normalmente? Fumando? ) tra una spolverata e un' aspirapolvere mi premiavo con una sigaretta, questa volta no. È stato ancora più noioso del solito ma ce l'ho fatta. Ho superato egregiamente anche il terzo giorno.

domenica 15 luglio 2012

Il secondo giorno senza fumare

Se dovessi riassumere il concetto in due parole, esso diverrebbe : " Se ci ricasco col cazzo che ci provo ancora !!!!! "


Senza farla troppo lunga, dichiaro che il secondo giorno di " privazione " è stato un INCUBO !

Sarà che il primo giorno ero ancora colma di nicotina, pertanto non ho sofferto troppo l' astinenza,
sarà che il mio secondo giorno è stato particolarmente stressante,
sarà che in serata mi sono bevuta una birra (  tenetevelo bene in mente :  alcool-chiama-sigaretta! ),
sta di fatto che ho patito le pene dell' inferno.

Nel pomeriggio sono stata da mia mamma e non so quale Santo mi abbia trattenuta dal chiederle in ginocchio una sigaretta. Forse il fatto che non si sia fatta nemmeno un tiro in mia presenza, rispettando appieno la mia decisione di smettere di fumare,mi ha dissuasa dal farlo.

In tarda serata un' altra crisi d' astinenza, fortissima, neppure le gomme alla nicotina sono riuscite a lenirla. Ero già in pigiama e non avevo proprio voglia di uscire ... se solo avessi avuto una sigaretta tra le mani, anche una sola ...

Se l' indomani fossi stata ancora così, avrei gettato la spugna. Questo era sicuro come l' Amen.


sabato 14 luglio 2012

Il primo giorno senza fumo

Lunedì 09 luglio 2012 è stato il mio primo giorno senza sigarette. Sarò sincera, il mio primo giorno d' astinenza non si è differenziato molto dai miei precedenti tentativi, né dal punto di vista psicologico né tantomeno da quello fisico. Avevo voglia di una sigaretta, punto.
Quel pomeriggio ho incontrato la mia vicina di casa e con poca convinzione le ho sussurrato di aver smesso di fumare. Non so perché glielo abbia detto, probabilmente perché avevo bisogno di qualcuno che credesse in me, e quel qualcuno doveva per forza essere una presona che non mi conoscesse troppo bene. Sì, le persone a me care hanno smesso di darmi fiducia più o meno al ventesimo tentativo fallito. Le posso capire, annunciare a gran voce  " ho smesso di fumare " la sera precedente, e ricominciare il mattino seguente ... be', come dar loro torto ?
La mia vicina queste cose non le sa. In effetti era sinceramente esterrefatta, tant'è che mi ha stampato un foglietto atto ad incentivare la mia - vacillante - forza  di volontà. L'ho appeso all' albo in cucina e lo leggo ad alta voce tutte le sere. Inoltre mi ha detto che avrebbe smesso a tambur battente pure lei. Qui le opzioni sono due : 

1) Smettere di fumare assieme a qualcuno comporta svariati vantaggi
2) C'è una remota ( ? ) possibilità che si sia detta che se ce la fa una smidollata come me, ce la può fare chiunque. Voglio credere che l' abbia fatto per l' ipotesi numero 1.

In serata ho riletto il libro di Allen Carr " È facile smettere di fumare se sai come farlo ", dei suoi consigli, quelli che mi sono rimasti più impressi sono  :

 1) Non fumando non rinuncio proprio a nulla. Ok, su questo punto non sono ancora convintissima
 2) Non fumando non sono più schiava di un rotolino bianco. Quanto è vero ! La cosa più brutta della mia amicizia con le " bionde ", è trovarsi in tarda serata senza più sigarette o doverle razionare per farle durare il più a lungo possibile ... è tremendo!
 3) Le sigarette di " diamante ", quelle buonissime, in realtà placano solo l' astinenza. Le sigarette hanno tutte lo stesso sapore ma quelle che ci godiamo veramente, sono quelle fumate dopo un periodo più o meno lungo di astinenza. Il ragionamento in effetti può quadrare.
4) Dire sì a una sigaretta equivale a dire di sì a un milione di sigarette. Per il momento non ho intenzione di " sfumacchiare " anche perché la causa numero 1 dei miei fallimenti è stata proprio questa

A suddetti pareri ne ho aggiunti altri dettatomi dalla mia - purtroppo - esimia esperienza :

1) Usare le gomme alla nicotina. Senza avrei ricominciato dopo un'ora. Aiutano molto ad ammansire le crisi d'astinenza.
2) Non riesco a dire " mai più ". Mi viene l' ansia, di conseguenza preferisco dirmi che non ho voglia di fumare, non lo voglio fare. Se lo volessi nessuno me lo vieterebbe, potrei uscire immediatamente ad acquistare un pacchetto di Kent, chi me lo impedirebbe? Posso fumare ma non voglio farlo. Così mi piace di più, l'irreversibile mi mette l' angoscia.
3) Pensare alle sigarette fumate negli ultimi giorni. Sono arrivata a sfiorare la quarantina, andavo a letto nauseata dal tanto che fumavo e il mattino, la prima cosa che facevo, era accendermi una " paglia ". CHE SCHIFO
4) Pensare ai soldi risparmiati. Facendo una media di 30 sigarette al giorno ( a volte anche 35) per 7,90.- chf  il pacchetto, arrivavo a spendere 355 franchi al mese. Un leasing per un' automobile carina, una borsetta di Louis Vuitton ogni quattro mesi, una vacanza con i fiocchi una volta all' anno. Ci sono un'infinità di cose più gratificanti delle sigarette.
5) Le sigarette causano una marea di malattie. E io non voglio ammalarmi, io amo la vita
6) Le sigarette fanno venire le rughe e causano la cellulite. Voglio rughe e cellulite? Ovviamente no!

7 ) LO VOGLIO FARE PER MIO FIGLIO, GLIELO DEVO

Sta di fatto che il primo giorno è passato, e non è stata nemmeno così tragica


giovedì 12 luglio 2012

Il giorno zero

Era da parecchio che " covavo " la decisone di smettere di fumare, aspettavo solo il momento giusto. Ad essere sincera non avevo la più pallida idea di come si fosse presentata la circostanza perfetta. In cuor mio speravo di svegliarmi un mattino senza più la voglia di fumare .
 Dopo un imprecisato numero di anni in cui ho fumato con l' influenza, la bronchite e altri simpatici acciacchi, mi sono stufata di credere nei miracoli di conseguenza, la sera del 08 luglio 2012, ho smesso di fumare. Non so perché quello è stato il giorno X; nel pomeriggio avevo ancora una decina di sigarette  ma poi, di punto in bianco, mi sono detta che, finite quelle, avrei smesso. Così è stato.
Ok, lo ammetto, quella sera ho fumato tutti i mozziconi presenti nel posacenere e mi sono assicurata di avere un quantitativo sufficiente di surrogati della nicotina, un ricordo  dei miei scorsi tentativi (falliti,ovviamente) . Il lato positivo però c'è : potevo uscire ad acquistare un pacchetto di sigaette, invece non l'ho fatto ... quando si dice di guardare il bicchiere mezzo pieno ...