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sabato 10 agosto 2013

I vantaggi di essere una casalinga

Terminato lo stage semestrale mi sono trovata nuovamente appiedata. Ma questa volta, a differenza dell'anno scorso, l'ho presa con molta filosofia.
Per quanto io continui ad essere alla peterpanesca ricerca del lavoro che non c'è, la mia condizione attuale è quella di casalinga e a questo proposito ho voluto stilare una lista dei vantaggi che comporta il fatto di non lavorare fuori casa :

- Ci si sveglia con calma, ed è impagabile! A volte il buongiorno me lo dà la sveglia umana, saltandomi addosso e sbaciucchiandomi tutta, altre volte mi alza le palpebre e mi dice : " Svegliati pigrona! " . Ci sono giorni ( pochi, a dire il vero) in cui mi sveglio per prima e ho il tempo di sorseggiarmi il caffè in pace, fumarmi una sigaretta e leggermi le notizie del giorno. Quando lavoravo ero perennemente " di corsa ", non riuscivo nemmeno a bermi il caffè e uscivo di casa stressatissima lanciandomi in un pulviscolo d'imprecazioni. Portavo il bimbo al nido, facevo la strada già percorsa per tornare in autostrada e recarmi sul posto di lavoro, mi smazzavo ogni mattina 30 minuti di colonna ( ad essere ottimisti ) e arrivavo al lavoro trafelata. 

- Si ha più tempo per coltivare i propri hobby. Ho molto più tempo da dedicare alla lettura, agli amici o, più semplicemente, ai cazzi miei.

- Il tempo viene occupato anche non andando a lavorare ( incredibile ma vero! ) Quando dici a chicchessia che fai la casalinga ecco che parte lo sguardo pietoso con l'inevitabile domanda : " Ma non ti annoi a stare a casa tutto il giorno ? " . Per amor del vero tengo a precisare che vorrei trovarmi un impiego, l'ideale sarebbe un part-time, come quello perso, e questo per una serie di validissime ragioni ( pubblicherò un post a riguardo) ma lungi da me dal dire che a stare a casa ci si annoi! Non ho mai capito se la casalinga rientra in un cliché un po' sfigato, o se suddette persone hanno una vita talmente di merda che fuori dal lavoro si sentono perse. Fare la casalinga non significa ( fortunatamente! ) stare tutto il giorno a spazzare pavimenti e a rintronarsi davanti a " Uomini & Donne ". Il tempo lo si può impiegare in modo molto più gratificante e costruttivo. Io mi sono offerta come volontaria al canile, due pomeriggi alla settimana portiamo a spasso tre cagnolini. Ho l'abbonamento in palestra e ci vado 2-3 mattine a settimana ( se ho voglia!! ), abbiamo fatto il corso di nuoto mamma-bambino, mi sono iscritta ad un corso intensivo di tedesco e vorrei conseguire un Master ( che non servirà ad una cippa ma tant'è ... ). Mi piacerebbe fare del volontariato o come tutrice/curatrice o al centro asilanti come insegnante di sostegno ( entrambi i ruoli sono affini alla mia laurea). Momentaneamente è tutto in "se", in quanto non posso garantire una presenza stabile a causa della mia situazione lavorativa precaria. Se però decidessi, o mi ritrovassi per forza di cose a far la casalinga a tempo indeterminato, sicuramente metterei il mio tempo a disposizione di un' associazioni no-profit! 

- Si ha il tempo di cucinare decentemente. Ok, lo ammetto, non sono quello che si dice " La regina della casa " e nemmeno una maga ai fornelli. Ma quando lavoravo, la cena era una bistecchina alla griglia con insalata già pronta, un piatto di spaghetti al pomodoro o una cena d'asporto. Ora ho il tempo di provare le ricette della Parodi, di " giallozafferano " o di altri ricettari ( il livello ahimè, è sempre quello ) e ammetto che cucinare non mi dispiace e mi riesce anche piuttosto bene ...

- Si lavora in proprio, e ciò include oneri e onori. Se un giorno non concludo nulla perché non me la sento o perché non ne ho voglia, non succede nulla : nessuno s'incazza e nessuno mi licenzia. Se però mi " spacco " vengo ringraziata, il mio lavoro viene apprezzato. Da salariata raramente succedeva; il datore di lavoro ti paga lo stipendio ( e gli oneri sociali) e il fatto che l'impiegato faccia il proprio lavoro è il minimo sindacale ( poi è ovvio che se si porta a termine un compito in maniera esemplare, nel minor tempo possibile e se si è flessibili e disposti a fare straordinari, un grazie ci scappa pure!).
Di contro bisogna dire che alla casalinga non spettano gratifiche e/o bonus, cosa che sul lavoro succede. Parafrasando, se a mio marito non sganciano il bonus, la Gucci me la scordo! 

- Non hai il capo stronzo e i colleghi leccaculo. L'ho messo come ultimo punto ma credo che rientri nella zona calda de  "I vantaggi di essere una casalinga" !

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